il Retail di Victoria’s Secret, intimamente in crisi.
Saranno 20 in totale i negozi del famoso brand di intimo supersexy che verranno dismessi negli Stati Uniti, tra questi ci sono sei negozi Victoria’s Secret che erano già stati chiusi all’inizio di quest’anno, Esistono anche piani per aprire tre nuovi negozi sempre nel corso di quest’anno.
L’annuncio è stato dato dal CFO di L Brands Stuart Burgdoerfer in seguito alla pubblicazione dei risultati del secondo trimestre della società di mercoledì, che hanno rivelato un calo dell’1% nelle vendite delle vendite dirette Victoria’s Secret.
Questa diminuzione è in linea con la performance del marchio negli ultimi mesi che ha faticato a tenere il passo con i suoi concorrenti e adattarsi ai gusti mutevoli dei consumatori che ora preferiscono prodotti più semplici e più economici.
L Brands ha anche annunciato mercoledì che Denise Landman, CEO di Victoria’s Secret Pink, si dimetterà alla fine di quest’anno. Anche il marchio Pink, che in precedenza serviva come salvagente per Victoria’s Secret, non sembra registrare performance incoraggianti.
Landman sarà sostituito da Amy Hauk, che attualmente ricopre il ruolo di presidente per il merchandising e lo sviluppo del prodotto presso Bath & Body Works di proprietà di L Brands.
Tenendo conto dei sei negozi già chiusi quest’anno, Victoria’s Secret gestisce attualmente 1.165 località, tra cui negozi Pink, in Nord America.
Il retail come lavoro, oggi, nato da una passione che arriva da lontano. Una drogheria della vecchia Milano, dagli alti scaffali in legno ed una coppia di anziani gestori che di ogni cliente conoscevano il nome, il cognome e da quanti giorni non li visitavano.
Un bambino che passava ore come ospite tra i profumi di cioccolato in blocchi immersi in imponenti barattoli di vetro e le confezioni in esposizione di talco Roberts.
Una campanella in ottone ed un avviso sonoro ad ogni ingresso che ricordavano di una opportunità da cogliere ed una pedana retrobanco in legno da calpestare.
In fondo nulla si estingue, cambiano solo i materiali …
Oggi mi occupo di consulenza e sviluppo format per diversi operatori retail (con una specializzazione sul Food Retail) e Real Estate Commerciale. Rivolgo i miei servizi ad aziende e manager che vogliano sviluppare la propria rete in Italia e sui mercati esteri, con la puntigliosità da chi ha maturato una esperienza importante in ambito industriale: dove la programmazione è il fulcro su cui basare la crescita di un progetto e l’attenzione ai dettagli non è un accessorio da banco.
Da ormai diversi promuovo l’ibridazione tra fisico e digitale, sia in ambito progettuale ed architettonico che nella proposta di avvicinamento ed interazione con gli utenti ed appassionati dei brand.