Divieto di vendita animali da compagnia nei negozi. Negli USA diventerà legge .
Che sia questo un nuovo modello di business per un retail etico ? Sarà la California, cosi si augurano i sostenitori del Pet Rescue and Adoption Act, AB 485 già votato a febbraio, a vietare la vendita di animali da allevamento nei negozi promuovendo invece l’adozione di amici a quattro zampe provenienti da rifugi.
Oltre 30 città della California hanno già leggi locali simili ma adesso la decisione riguarderebbe tutto lo Stato ed il Governatore Jerry Brown ha tempo fino al 15 ottobre per firmare il disegno di legge o respingerlo: secondo la nuova legge, i proprietari di negozi di animali che vogliono vendere gatti, cani o conigli dovrebbero lavorare solo con i rifugi locali e con i gruppi di soccorso.
I vantaggi, secondo i sostenitori del disegno di legge, sono principalmente due: impedire che i negozi di animali da compagnia della California sostengano le cosiddette “fabbriche di animali” in cui si fanno riprodurre e nascere animali da destinare alla vendita, il tutto in condizioni drammatiche per massimizzare i profitti; in secondo luogo, salverebbe la vita ai tanti, troppi animali, che vengono uccisi nei rifugi.
Che sia una soluzione applicabile anche in Italia ? Ethic Pet Shops .. Perche no.. alla fine anche la comunità ne gioverebbe con l’abbattimento dei costi di gestione dei ricoveri o dei canili .

Il retail come lavoro, oggi, nato da una passione che arriva da lontano. Una drogheria della vecchia Milano, dagli alti scaffali in legno ed una coppia di anziani gestori che di ogni cliente conoscevano il nome, il cognome e da quanti giorni non li visitavano.
Un bambino che passava ore come ospite tra i profumi di cioccolato in blocchi immersi in imponenti barattoli di vetro e le confezioni in esposizione di talco Roberts.
Una campanella in ottone ed un avviso sonoro ad ogni ingresso che ricordavano di una opportunità da cogliere ed una pedana retrobanco in legno da calpestare.
In fondo nulla si estingue, cambiano solo i materiali …
Oggi mi occupo di consulenza e sviluppo format per diversi operatori retail (con una specializzazione sul Food Retail) e Real Estate Commerciale. Rivolgo i miei servizi ad aziende e manager che vogliano sviluppare la propria rete in Italia e sui mercati esteri, con la puntigliosità da chi ha maturato una esperienza importante in ambito industriale: dove la programmazione è il fulcro su cui basare la crescita di un progetto e l’attenzione ai dettagli non è un accessorio da banco.
Da ormai diversi promuovo l’ibridazione tra fisico e digitale, sia in ambito progettuale ed architettonico che nella proposta di avvicinamento ed interazione con gli utenti ed appassionati dei brand.