Decathlon corre in svizzera con Athleticum
Decathlon opera in Svizzera dal 2017 quando ha iniziato la propria attività nel mercato elvetico aprendo un negozio diretto vicino a Neuchâtel.
Invece di espandersi gradualmente, come fa Decathlon di solito fuori dalla Francia, quest’estate lo sport retailer francese, nato da un piccolo negozio aperto a Lille nel 1976 da Michel Leclercq, ha rilevato un’intera catena acquisendo una quota di maggioranza di Athleticum, i cui 23 negozi, fino ad ora di proprietà del gruppo Maus Frères, saranno tutti convertiti ad insegna DECATHLON entro l’autunno 2018.
L’obiettivo di Decathlon è di aprire altri 30 negozi nel paese, raddoppiando il numero di dipendenti.
Decathlon, che nel 2017 ha generato vendite per 11 miliardi di euro, non è nuova a questo tipo di operazioni avengo fatto ricorso a un’acquisizione alla fine degli anni ’90, quando è entrata nel mercato statunitense investendo nella catena MVP Sports. Il tentativo non ha avuto successo, dal momento che Decathlon ha lasciato il paese nel 2006, anche se è tornato negli Stati Uniti nel 2017 , aprendo questa volta una serie di negozi di proprietà.
Il retail come lavoro, oggi, nato da una passione che arriva da lontano. Una drogheria della vecchia Milano, dagli alti scaffali in legno ed una coppia di anziani gestori che di ogni cliente conoscevano il nome, il cognome e da quanti giorni non li visitavano.
Un bambino che passava ore come ospite tra i profumi di cioccolato in blocchi immersi in imponenti barattoli di vetro e le confezioni in esposizione di talco Roberts.
Una campanella in ottone ed un avviso sonoro ad ogni ingresso che ricordavano di una opportunità da cogliere ed una pedana retrobanco in legno da calpestare.
In fondo nulla si estingue, cambiano solo i materiali …
Oggi mi occupo di consulenza e sviluppo format per diversi operatori retail (con una specializzazione sul Food Retail) e Real Estate Commerciale. Rivolgo i miei servizi ad aziende e manager che vogliano sviluppare la propria rete in Italia e sui mercati esteri, con la puntigliosità da chi ha maturato una esperienza importante in ambito industriale: dove la programmazione è il fulcro su cui basare la crescita di un progetto e l’attenzione ai dettagli non è un accessorio da banco.
Da ormai diversi promuovo l’ibridazione tra fisico e digitale, sia in ambito progettuale ed architettonico che nella proposta di avvicinamento ed interazione con gli utenti ed appassionati dei brand.
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