ShopKo: nome omen. La catena USA chiude i battenti?
Ennesime serrande che si abbassano negli USA ed il dito è puntato verso Amazon, mai verso un modello di business superato che il retailer online ha saputo evolvere meglio di altri.
Shopko, il retailer americano generalista fondato nel 1962 e con sede a Green Bay, nel Wisconsin, ha prosperato per anni concentrando la maggior parte dei suoi sforzi su città di piccole e medie dimensioni in cui la concorrenza delle grosse catene era meno intensa. Tuttavia, secondo quanto riferiscono i medi americani, sarebbe stata l’arrembanza di Amazon.com con le politiche di servizio e basso costo ad annichilire le certezze su cui si è basato lo sviluppo del brand.
Shopko Stores Operating Co. gestiva sino al mese scorso 363 negozi in 26 stati nelle regioni del nord-ovest centrale, occidentale e del Pacifico ed è strutturata in diversi format: Stores da 7.500 mq, Shopko Express Rx format di farmacia di quartiere, Shopko Optical e 234 Negozi ShopKo Hometown, grocery stores urbani.
Gennaio 2019 ha visto la richiesta di adesione di ShopKo al Chapter 11 (1); se a quella data Shopko progettava di chiudere circa 100 dei suoi 363 negozi, nel volgere di poche settimane l’azienda ha raddoppiato il numero di chiusure di negozi programmate a più di 250 mettendo in discussione la sopravvivenza stessa della catena.
L’assortimento presente nei punti vendita della tradizione di ShopKo assomiglia a quella di un grande magazzino, con la presenza sugli scaffali di abbigliamento, calzature, gioielli e articoli per la casa.
Numerosi sono i negozi Shopko che includono reparti di alimentari, reparti ottici e farmacie e sembra che proprio le performance positive del comparto ottico stia spingendo il management del gruppo di Green Bay a puntare su questo segmento specifico per evitare il tracollo totale dell’azienda.
Diventare piccoli per non scomparire ?
Sarà questa la via di uscita dalla crisi per i retailer, e non solo quelli Made in USA, non aderenti ai parametri del Too Big to Die ed al contempo non abili nel creare una efficace multicanalità in grado di adattarsi al cambio di paradigma del Mercato di riferimento ?
E’ davvero solo colpa dei retailer online la crisi che attanaglia molti operatori del commercio ‘tradizionale’ o piuttosto è la mancanza di sensibilità del management di queste aziende, incapace di leggere il mercato ma abile nel vedere nemici laddove invece si aprivano opportunità?
(1)
Chapter 11:
è una forma di bancarotta che comporta una riorganizzazione degli operatività, dei debiti e dei beni di un debitore.
Prende il nome dal Codice di Fallimento statunitense 11, le società generalmente richiedono il capitolo 11 se hanno necessità di tempo per ristrutturare i propri debiti.
Questa versione di fallimento dà al debitore un nuovo inizio
Il retail come lavoro, oggi, nato da una passione che arriva da lontano. Una drogheria della vecchia Milano, dagli alti scaffali in legno ed una coppia di anziani gestori che di ogni cliente conoscevano il nome, il cognome e da quanti giorni non li visitavano.
Un bambino che passava ore come ospite tra i profumi di cioccolato in blocchi immersi in imponenti barattoli di vetro e le confezioni in esposizione di talco Roberts.
Una campanella in ottone ed un avviso sonoro ad ogni ingresso che ricordavano di una opportunità da cogliere ed una pedana retrobanco in legno da calpestare.
In fondo nulla si estingue, cambiano solo i materiali …
Oggi mi occupo di consulenza e sviluppo format per diversi operatori retail (con una specializzazione sul Food Retail) e Real Estate Commerciale. Rivolgo i miei servizi ad aziende e manager che vogliano sviluppare la propria rete in Italia e sui mercati esteri, con la puntigliosità da chi ha maturato una esperienza importante in ambito industriale: dove la programmazione è il fulcro su cui basare la crescita di un progetto e l’attenzione ai dettagli non è un accessorio da banco.
Da ormai diversi promuovo l’ibridazione tra fisico e digitale, sia in ambito progettuale ed architettonico che nella proposta di avvicinamento ed interazione con gli utenti ed appassionati dei brand.
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