#MilanoNonScappa
Siamo tutti in difficoltà, imprenditori, liberi professionisti e dipendenti del terziario.
Questa emergenza sanitaria, e le contromisure adottate per contenerla, colpisce duro un settore in conclamata crisi d’identità. Noi italiani siamo abituati a vivere “al limite” e sembra che questa condizione sia necessaria per tirare fuori il meglio di noi. Per stimolare la creatività, l’ingegno e sfoggiare quelle doti seduttive che hanno reso il nostro paese ed i suoi chiassosi abitanti delle icone a livello globale.
Milano negli anni, dal dopoguerra in avanti ha assunto il ruolo di attivatore della voglia di fare degli italiani; accogliendo e dando opportunità a chiunque e da qualunque parte provenisse. “..sotta a tì se viv la vita, se sta mai coi man in man..” come scriveva Giovanni D’Anzi nel 1935.
Milanesi a Milano non ce ne sono più, ma tutti ti dicono di esserlo: anche chi di cognome fa Caruso o Romeo e guai a contraddirli. Ed hanno ragione.
Milano è l’icona di stile che il mondo ci invidia perché nell’ultimo secolo si è lasciata contaminare dal costrutto e dalle ambizioni di anime di ogni provenienza e cultura. Chi scappa da Milano nella notte non è una perdita per la città, ma palesa la propria resa nei confronti delle ambizioni.
I milanesi, ovunque nati, sono rimasti. E non scappano
Il retail come lavoro, oggi, nato da una passione che arriva da lontano. Una drogheria della vecchia Milano, dagli alti scaffali in legno ed una coppia di anziani gestori che di ogni cliente conoscevano il nome, il cognome e da quanti giorni non li visitavano.
Un bambino che passava ore come ospite tra i profumi di cioccolato in blocchi immersi in imponenti barattoli di vetro e le confezioni in esposizione di talco Roberts.
Una campanella in ottone ed un avviso sonoro ad ogni ingresso che ricordavano di una opportunità da cogliere ed una pedana retrobanco in legno da calpestare.
In fondo nulla si estingue, cambiano solo i materiali …
Oggi mi occupo di consulenza e sviluppo format per diversi operatori retail (con una specializzazione sul Food Retail) e Real Estate Commerciale. Rivolgo i miei servizi ad aziende e manager che vogliano sviluppare la propria rete in Italia e sui mercati esteri, con la puntigliosità da chi ha maturato una esperienza importante in ambito industriale: dove la programmazione è il fulcro su cui basare la crescita di un progetto e l’attenzione ai dettagli non è un accessorio da banco.
Da ormai diversi promuovo l’ibridazione tra fisico e digitale, sia in ambito progettuale ed architettonico che nella proposta di avvicinamento ed interazione con gli utenti ed appassionati dei brand.