Klepierre amplia Le Gru a Grugliasco e sarà un cinema.
25 anni di vita, 78.500 mq GLA, 12.700.000 clienti annui sono i numeri del centro Commerciale Le Gru gestito da Klepierre che ha recentemente acquisito Carmila Grugliasco, società proprietaria di una media superficie facente parte del Parco Commerciale “Le Gru” di Torino-Grugliasco per un importo di 16.3 milioni di euro.
Tutto questo rientra nell’ottica del rinnovamento di un area commerciale tra le più importanti d’Italia ma che iniziava a sentire l’usura degli anni .
Nasce quindi un progetto integrato, un mix di servizi, residenze ed attività commerciali ora assenti in città, capace di riqualificare gli spazi e restituire nuova linfa vitale alle aree limitrofe ed al Centro Commerciale stesso.
La torinese Sogi srl, già proprietaria del multisala Massaua, ha appena messo a punto con il Comune di Grugliasco un piano da 200 milioni di euro per la riqualificazione del centro commerciale. Il piano prevede la realizzazione di un cinema multisala con 12 schermi.
Le trasformazioni del Centro commerciale, a 25 anni dall’apertura, riguardano inoltre:
la realizzazione di 2mila posti auto a servizio del cinema,
un’area food&beverage,
un mix di attività di intrattenimento e showroom,
il recupero della parte aulica (Villa e Cappella) della Cascina limitrofa,
Agli attuali 150 negozi se ne aggiungeranno 30 di nuovi; il Comune, nell’ambito del progetto, ha, inoltre, dismesso a Le Gru un’area di 1.800 metri quadrati.
Il piano prevede anche la costruzione di una zona residenziale, separata dall’area commerciale da un parco e della fermata ferroviaria di Borgata Quaglia, che dal 2023 porterà i passeggeri quasi alla porta del nuovo distretto.
Il retail come lavoro, oggi, nato da una passione che arriva da lontano. Una drogheria della vecchia Milano, dagli alti scaffali in legno ed una coppia di anziani gestori che di ogni cliente conoscevano il nome, il cognome e da quanti giorni non li visitavano.
Un bambino che passava ore come ospite tra i profumi di cioccolato in blocchi immersi in imponenti barattoli di vetro e le confezioni in esposizione di talco Roberts.
Una campanella in ottone ed un avviso sonoro ad ogni ingresso che ricordavano di una opportunità da cogliere ed una pedana retrobanco in legno da calpestare.
In fondo nulla si estingue, cambiano solo i materiali …
Oggi mi occupo di consulenza e sviluppo format per diversi operatori retail (con una specializzazione sul Food Retail) e Real Estate Commerciale. Rivolgo i miei servizi ad aziende e manager che vogliano sviluppare la propria rete in Italia e sui mercati esteri, con la puntigliosità da chi ha maturato una esperienza importante in ambito industriale: dove la programmazione è il fulcro su cui basare la crescita di un progetto e l’attenzione ai dettagli non è un accessorio da banco.
Da ormai diversi promuovo l’ibridazione tra fisico e digitale, sia in ambito progettuale ed architettonico che nella proposta di avvicinamento ed interazione con gli utenti ed appassionati dei brand.
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