Il travel retail salverà i brand ?
Gli indici di crescita sono impressionanti, si calcola che gli utenti degli aeroporti passeranno dai 3,6 miliardi del 2000 ai 12 e passa miliardi nel 2030 ed in gran parte sono viaggiatori con un potere di acquisto medio alto. La classe media che sarà in grado di viaggiare , soprattutto proveniente dai Paesi emergenti, triplicherà sfioriando i 5 Miliardi nel 2030.
Le aziende coinvolte nel retail si stanno attrezzando per aumentare sempre più le performance in questo settore, soprattutto quelle attive nel benessere e nei prodotti per la persona, ove si registra una sorprendente inversione di tendenza con i prodotti per uomo in rapida crescita mentre i profumi da donna o i make up registrano una leggera flessione forse a causa della saturazione dell’offerta.
In forte aumento la richiesta di accessori moda ed occhialeria (in Italia Nau ottica da tempo ha premuto l’acceleratore verso la Gallerie Commerciali degli aeroporti) che pesa circa un 8% a livello di acquisti globali nel settore piazzandosi davanti alle borse, e tutti quei prodotti che non richiedono di essere provati prima dell’acquisto.
Una chiave di successo e di consolidamento delle strategie di fidelizzazione anche in questo campo passa per un corretto utilizzo e per la definizione di strategie omnichannel ben strutturate, con la convergenza tra digitale e store fisico che veda uno strumento in supporto di un canale e non in competizione.
Il retail come lavoro, oggi, nato da una passione che arriva da lontano. Una drogheria della vecchia Milano, dagli alti scaffali in legno ed una coppia di anziani gestori che di ogni cliente conoscevano il nome, il cognome e da quanti giorni non li visitavano.
Un bambino che passava ore come ospite tra i profumi di cioccolato in blocchi immersi in imponenti barattoli di vetro e le confezioni in esposizione di talco Roberts.
Una campanella in ottone ed un avviso sonoro ad ogni ingresso che ricordavano di una opportunità da cogliere ed una pedana retrobanco in legno da calpestare.
In fondo nulla si estingue, cambiano solo i materiali …
Oggi mi occupo di consulenza e sviluppo format per diversi operatori retail (con una specializzazione sul Food Retail) e Real Estate Commerciale. Rivolgo i miei servizi ad aziende e manager che vogliano sviluppare la propria rete in Italia e sui mercati esteri, con la puntigliosità da chi ha maturato una esperienza importante in ambito industriale: dove la programmazione è il fulcro su cui basare la crescita di un progetto e l’attenzione ai dettagli non è un accessorio da banco.
Da ormai diversi promuovo l’ibridazione tra fisico e digitale, sia in ambito progettuale ed architettonico che nella proposta di avvicinamento ed interazione con gli utenti ed appassionati dei brand.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.