Il Bio cresce in Francia
Bio sinonimo di qualità? Forse, ma sino a qualche tempo fa, per il consumatore medio la percezione era quella di un acquisto appetibile ma altresì impegnativo: prezzo medio superiore alla media dei prodotti ”non certificati” ed origine del prodotto non apprezzabile in termini di percezione del brand.
In Francia di contro si registra una crescita importante del Bio come testimoniano diversi dati rilasciati da riviste non specifiche del settore retail che raccontano di un settore, già apprezzato a 7 miliardi di euro nel 2016, in crescita di un +14% nel primo semestre del 2017.
Frutta, verdura ma anche il grocery tradizionale in packaging più tradizionali, quali prodotti in lattine e vasetti inclusi birra, succhi e passate. Significativa la crescita della birra biologica che registra un incremento del 30 %. Motivo scatenante dell’aumento del consumo biologico sembrano essere le iniziative di sensibilizzazione delle diverse agenzie governative sulla salute che hanno avuto effetti positivi sulla coscienza dei consumatori.
Significativi i numeri delle nuove aperture di negozi esclusivamente ad offerta biologica ed importanti gli investimenti di catene quali Carrefour ed Auchan che stanno lanciando analoghe iniziative commerciali; specificatamente ‘Carrefour Bio’ e ‘Coeur de Nature’ di Auchan.
In Italia la percezione del mondo bio è ancora quella di un prodotto assai di nicchia, relegato in piccole superfici con un assortimento non sufficiente a stimolare l’acquisto e con layout essenziali e poco attrattivi.
Il retail come lavoro, oggi, nato da una passione che arriva da lontano. Una drogheria della vecchia Milano, dagli alti scaffali in legno ed una coppia di anziani gestori che di ogni cliente conoscevano il nome, il cognome e da quanti giorni non li visitavano.
Un bambino che passava ore come ospite tra i profumi di cioccolato in blocchi immersi in imponenti barattoli di vetro e le confezioni in esposizione di talco Roberts.
Una campanella in ottone ed un avviso sonoro ad ogni ingresso che ricordavano di una opportunità da cogliere ed una pedana retrobanco in legno da calpestare.
In fondo nulla si estingue, cambiano solo i materiali …
Oggi mi occupo di consulenza e sviluppo format per diversi operatori retail (con una specializzazione sul Food Retail) e Real Estate Commerciale. Rivolgo i miei servizi ad aziende e manager che vogliano sviluppare la propria rete in Italia e sui mercati esteri, con la puntigliosità da chi ha maturato una esperienza importante in ambito industriale: dove la programmazione è il fulcro su cui basare la crescita di un progetto e l’attenzione ai dettagli non è un accessorio da banco.
Da ormai diversi promuovo l’ibridazione tra fisico e digitale, sia in ambito progettuale ed architettonico che nella proposta di avvicinamento ed interazione con gli utenti ed appassionati dei brand.