Gap apre al franchising estero per Athleta, Janie and Jack
Gap lancia un piano di sviluppo in franchising per i suoi brand con un approccio ai mercati del Centro America e Caraibi dove non possiede una struttura organizzativa tale da poter procedere in maniera autonoma o dove, nel corso degli anni non è riuscita a raggiungere un efficienza ottimale a causa di barriere culturali e stili di vita diversi da quanto pensato dalla corporate.
Gap Inc. ha già concesso in licenza i diritti dei suoi omonimi marchi Gap, Banana Republic e Old Navy in quasi 40 paesi, il che significa che ha più di 500 sedi gestite da franchisee in tutto il mondo.
Gap ha aperto 100 sedi in franchising al di fuori degli Stati Uniti negli ultimi tre anni mentre negli USA i negozi sono ancora di proprietà e gestiti direttamente: un fattore determinante delle vendite all’estero deriva dai prodotti Gap, che rappresentano ogni anno circa il 30% delle vendite totali nella divisione in franchising.
L’annuncio da parte di Gap Inc. arriva nel momento in cui la società si sta dividendo in due attività commerciali quotate in borsa, una per la Old Navy da sola, e un’altra per gli altri marchi di Gap, inclusi i marchi di abbigliamento sportivo Athleta e Hill City. Quindi, Gap ha acquisito la proprietà intellettuale del retailer di abbigliamento per bambini Janie e Jack, il suo sito Web, i dati dei clienti e altri beni per $ 35 milioni, quando la precedente società madre del marchio Gymboree ha presentato istanza di fallimento all’inizio di quest’anno.
Negli USA lo concorrenza di brand fast fashion quali Zara e H&M ha portato ad una erosione delle vendite di Gap del 2% nell’ultimo trimestre.
La società al 3 agosto aveva 3.356 negozi gestiti da società e 521 sedi in franchising a livello globale.
Le azioni Gap Inc. sono in calo di oltre il 25% quest’anno.
Il retail come lavoro, oggi, nato da una passione che arriva da lontano. Una drogheria della vecchia Milano, dagli alti scaffali in legno ed una coppia di anziani gestori che di ogni cliente conoscevano il nome, il cognome e da quanti giorni non li visitavano.
Un bambino che passava ore come ospite tra i profumi di cioccolato in blocchi immersi in imponenti barattoli di vetro e le confezioni in esposizione di talco Roberts.
Una campanella in ottone ed un avviso sonoro ad ogni ingresso che ricordavano di una opportunità da cogliere ed una pedana retrobanco in legno da calpestare.
In fondo nulla si estingue, cambiano solo i materiali …
Oggi mi occupo di consulenza e sviluppo format per diversi operatori retail (con una specializzazione sul Food Retail) e Real Estate Commerciale. Rivolgo i miei servizi ad aziende e manager che vogliano sviluppare la propria rete in Italia e sui mercati esteri, con la puntigliosità da chi ha maturato una esperienza importante in ambito industriale: dove la programmazione è il fulcro su cui basare la crescita di un progetto e l’attenzione ai dettagli non è un accessorio da banco.
Da ormai diversi promuovo l’ibridazione tra fisico e digitale, sia in ambito progettuale ed architettonico che nella proposta di avvicinamento ed interazione con gli utenti ed appassionati dei brand.
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