I clienti tornano nei ristoranti americani ed il FoodDelivery crolla: i dati.

 

Finchè non c’è #pandemia c’è speranza per il #Foodservice e la #ristorazione.

Ma con una faccia diversa.

Non bastano 3 weekend di locali pieni a cancellare 2 anni e mezzo di restrizioni e caccia alle streghe.

C’è un rapporto da ricostruire con il consumatore; un approccio diverso che necessita di essere strutturato.

I #dati provenienti dagli Stati Uniti indicano un #ritorno, parziale ma evidente, del consumatore all’interno degli #store, mostrando che la quota di #pasti consumati nei ristoranti di persona ha raggiunto un picco post-pandemia nel primo trimestre del 2022, mentre la quota di consegne di app alimentari è scesa al livello più basso dal quarto trimestre del 2020.

Questo si riflette nel crollo del valore delle #piattaforme di #FoodDelivery: dopo aver raggiunto un massimo di $ 246 a novembre, le azioni di #DoorDash sono crollate del 62 percento a $ 89 per azione. Nello stesso periodo, le azioni #Uber sono diminuite del 29%, da $ 45 a circa $ 31.

E’ quindi, il fenomeno delle #GhostKitchen, #CloudKitchen e del food delivery una #bolla oppure è una #evoluzione ancora da processare e raffinare nei suoi processi ?

Quello che dico da tempo, dai primi percorsi di #formazione tenuti anche in piena #pandemia è che il #fooddelivery è una evoluzione della ristorazione tradizionale, non può essere, per gli operatori italiani soprattutto, uno spin off della loro attività principale ma un valore aggiunto mediante la integrazione di diversi servizi utili a modernizzare e migliorare la relazione con il cliente e lo sviluppo del brand, soprattutto fisico, anche a livello internazionale .

#ristoranti #food

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