Ha aperto ieri il nuovo (ennesimo) Centro Commerciale della cintura Torinese; non possiamo dire in anticipo sui tempi perche’ MONDOJUVE e’ un progetto nato circa 15 anni fa ai tempi della gestione Moggi-Giraudo della Societa’ bianconera, poi passato di mano e finalizzato ma non ancora completato dalla famiglia Gilardi con un investimento di circa 200 milioni di Euro (84 finanziati da Unicredit). La stessa che ha realizzato l’Allianz Stadium, il JTC, la nuova area della Continassa ed il J Museum.
Nella Fase 1, quella inaugurata ieri, il prodotto si propone come un Centro Commerciale, con 100 negozi, in un contenitore dal taglio atipico: diviso in due corpi separati (ah, benedette licenze…) dove in quello di sinistra si trova il (62esimo) supermercato Bennet disposto su di una superficie di 9.500 mq in un format nuovo ed assai piu’ gradevole del solito taglio nazional popolare che ha contraddistinto per anni i layout dell’azienda di Montano Lucino, e diversi negozi con pochissime aree di ristoro veloce.
Nell’area di destra si bilancia l’assenza di una vera ”ancora” con la centralita’ della food court pur con la limitatezza dell’offerta proposta: l’immancabile Old Wide West, una tigelleria, dei bar con pizzeria, Sushiko ma nessuna innovazione significativa.
La stessa area comune dedicata gli operatori food sembra essere limitata e limitante per il periodo invernale ovvero godibilissima in estate con l’ampio dehor all’aperto a disposizione per i periodi di clima temperato.
Gli amici torinesi mi hanno chiesto ” Ma tu davvero credi che noi andremmo mai in un Centro Commerciale con quel nome ? Ma neanche sotto tortura vado a spendere dai ”gobbi” !! “
Sara’ il nome uno degli handicap per le performance del Centro MondoJuve ?
La Fase 2, la cui conclusione e’ prevista entro il 2018, prevede un retail park che portera’ ad un raddoppio della superficie occupata, mentre la Fase 3 concludera’ il progetto con un area dedicata all’intrattenimento ed un parco di due ettari attraversato da pista ciclabile. «Abbiamo realizzato un progetto innovativo – racconta Gilardi – caratterizzato da una architettura lineare, grande disponibilità di spazi e luminosità, inserita in un contesto naturale molto ricco, a ridosso della residenza sabauda di Stupinigi e con una dotazione viabilistica all’avanguardia» .
Il potenziale commerciale della nuova area realizzata a sud di Torino parla di 1.000 persone assunte, circa 1,2 milioni di persone nel raggio di 20 minuti, 2 milioni se si supera la mezz’ora….
Contando che le aree verdi sono gradevoli ma non spendono, e che ad Ottobre e’ prevista l’inaugurazione del Centro Commerciale ”i Viali” con il supermercato Carrefour di 12.500 mq nella nuova versione rinnovata nel 2016 ed un ennesimo Retail Park annesso, si ha l’impressione che la battaglia per la preminenza commerciale nell’area sara’ senza esclusione di colpi e si assistera’ ad una interessante lotta fratricida tra i colossi inglesi che curano la commercializzazione dei due Centri , Cushman e Savills-Larry Smith.
MondoJuve ed i Viali distano in linea d’aria 3 km ed il tempo di percorrenza previsto in auto e’ inferiore ai 10 minuti; nel 2020 in quel ridotto raggio geografico i torinesi avranno a disposizione 125.000 mq di area commerciale ed in fondo Le Gru non e’ molto distante.
Confidiamo in indici di natalita’ fortemente positivi nell’area sud torinese, cosicché le aspettative di fatturato possano essere soddisfatte.
Ha detto qualcuno ieri ” Con 200 Milioni mi compravo Neymar, altro che’ !
Il retail come lavoro, oggi, nato da una passione che arriva da lontano. Una drogheria della vecchia Milano, dagli alti scaffali in legno ed una coppia di anziani gestori che di ogni cliente conoscevano il nome, il cognome e da quanti giorni non li visitavano.
Un bambino che passava ore come ospite tra i profumi di cioccolato in blocchi immersi in imponenti barattoli di vetro e le confezioni in esposizione di talco Roberts.
Una campanella in ottone ed un avviso sonoro ad ogni ingresso che ricordavano di una opportunità da cogliere ed una pedana retrobanco in legno da calpestare.
In fondo nulla si estingue, cambiano solo i materiali …
Oggi mi occupo di consulenza e sviluppo format per diversi operatori retail (con una specializzazione sul Food Retail) e Real Estate Commerciale. Rivolgo i miei servizi ad aziende e manager che vogliano sviluppare la propria rete in Italia e sui mercati esteri, con la puntigliosità da chi ha maturato una esperienza importante in ambito industriale: dove la programmazione è il fulcro su cui basare la crescita di un progetto e l’attenzione ai dettagli non è un accessorio da banco.
Da ormai diversi promuovo l’ibridazione tra fisico e digitale, sia in ambito progettuale ed architettonico che nella proposta di avvicinamento ed interazione con gli utenti ed appassionati dei brand.