La catena tematica italiana La Piemontesa, fondata da
Juan Manuel Chacón (Morón de la Frontera, 1948), ha inaugurato il 3 ottobre il suo secondo ristorante nella città di Reus (Tarragona).
Si tratta dello sviluppo di un format di food retail basato sulla italianità spinta verso la tradizione del secolo scorso, forse quello che ancora al’estero percepiscono del made in italy nella ristorazione.
Pasta fresca, ambienti sfarzosi, carne tante salse.
La nuova unità si trova in Calle del Batan, 32, in uno spazio di 750 m2 con una capacità di oltre 178 coperti in un ambiente dalle caratteristiche architettoniche di stile italiano.
Come spiegato in una nota della catena, ” Il ristorante diventerà uno dei più prestigiosi del gruppo, con un arredamento maestoso con soffitti molto alti per esaltare la maestosità dello spazio a vantaggio dei commensali, decorato con affreschi, pareti con mosaici e la centralità di un lampadario a soffitto imponente.” Sono solo 20 le persone assunte per la gestione del locale.
José Antonio Ros, manager di La Piemontesa, sottolinea che ” Il nostro primo ristorante a Reus ha avuto così tanto successo in questi anni che abbiamo deciso di scommettere su questa città con questo secondo ristorante, un ambiente con una decorazione sorprendente che lo rende uno dei più elegante di La Piemontesa “.
Con questo ci sono quattro marchi locali nella provincia di Tarragona , tre nella capitale e due a Reus. Inoltre, quest’anno, La Piemontesa ha realizzato quattro aperture: a Sant Cugat del Vallès (Barcellona) e Bilbao, così come a Calpe (Alicante) e la già citata di nuova apertura a Reus.
In questo senso, non sono previste ulteriori aperture nel 2018 e lo sviluppo proseguirà nel 2019.
Il format, creato nel 2012, ovviamente di italiano ha solo il nome, dato che il suo fondatore Juan Manuel Chacón, è lo stesso che in pochi anni creò dal nulla il brand ” Tagliatella ” che ha ceduto nel 2006 dopo ben 50 aperture nella penisola iberica ed in Portogallo.
Nel 2015 si è aggiunto un ulteriore format ” Pani&Pasta ”.
Il retail come lavoro, oggi, nato da una passione che arriva da lontano. Una drogheria della vecchia Milano, dagli alti scaffali in legno ed una coppia di anziani gestori che di ogni cliente conoscevano il nome, il cognome e da quanti giorni non li visitavano.
Un bambino che passava ore come ospite tra i profumi di cioccolato in blocchi immersi in imponenti barattoli di vetro e le confezioni in esposizione di talco Roberts.
Una campanella in ottone ed un avviso sonoro ad ogni ingresso che ricordavano di una opportunità da cogliere ed una pedana retrobanco in legno da calpestare.
In fondo nulla si estingue, cambiano solo i materiali …
Oggi mi occupo di consulenza e sviluppo format per diversi operatori retail (con una specializzazione sul Food Retail) e Real Estate Commerciale. Rivolgo i miei servizi ad aziende e manager che vogliano sviluppare la propria rete in Italia e sui mercati esteri, con la puntigliosità da chi ha maturato una esperienza importante in ambito industriale: dove la programmazione è il fulcro su cui basare la crescita di un progetto e l’attenzione ai dettagli non è un accessorio da banco.
Da ormai diversi promuovo l’ibridazione tra fisico e digitale, sia in ambito progettuale ed architettonico che nella proposta di avvicinamento ed interazione con gli utenti ed appassionati dei brand.