AMAZON RETURN: La catena americana raccoglierà i resi dei clienti di Amazon e li spedirà al retailer online. Gratis
Nata nel 1927 come corner in un grocery store, la catena americana fondata da un immigrato polacco negli Stati Uniti che oggi conta più di 1.100 punti vendita, punta dritta sull’approccio multicanale e si offre alla propria clientela come un vero e proprio hub per la gestione dei processi di acquisto.
A partire da luglio, tutti i negozi degli oltre 1.150 punti vendita di Kohl’s in 48 stati accetteranno di processare gratuitamente i resi per gli acquisti effettuati su Amazon: gli operatori dei grandi magazzini li confezioneranno e li invieranno ai centri di restituzione Amazon.
Questo segna l’estensione di una partnership tra Kohl’s e Amazon che risale alla primavera del 2017, quando Kohl’s iniziò a vendere prodotti a marchio Amazon – come i gadget ‘smart home‘ – in alcuni negozi, e iniziò a gestire i resi per Amazon in circa 80 località.
“Amazon e Kohl’s hanno una passione comune nel fornire un servizio clienti eccezionale, e questa partnership unica combina la forte impronta del negozio tradizionale di Kohl’s e le capacità omnicanale con la portata e la fedeltà dei clienti di Amazon. Questo nuovo servizio è un altro esempio di come Kohl’s stia offrendo innovazione per indirizzare il traffico verso i nostri negozi e al fine di rivolgere maggiore attenzione ai nostri clienti” ha dichiarato Michelle Gass, CEO di Kohl’s.
Il mese scorso, Kohl’s ha anche annunciato che espanderà questa sinergia portando prodotti Amazon in più di 200 negozi.
Earnest Research ha analizzato i risultati di questo programma a Chicago, dove quasi tutti i negozi Kohl accettano ritorni su Amazon.
Nel primo trimestre del 2018, la crescita dei ricavi nei negozi Kohl’s di Chicago ha superato il 10%, rispetto al 5% di crescita dei ricavi nel resto dei negozi statunitensi. Inoltre, i dati di Earnest mostrano che le vendite, le transazioni e la crescita dei clienti presso i negozi Kohl’s di Chicago nel 2018 superano le stesse metriche nei negozi Kohl’s a livello nazionale nello stesso periodo di tempo.
La percentuale di nuovi clienti – definiti come clienti che non hanno effettuato acquisti presso Kohl’s nell’anno solare precedente – è aumentata del 9% nei negozi di Chicago nel 2018, rispetto all’1% nel resto degli Stati Uniti, indicando che l’iniziativa con Amazon ha avuto un tasso di conversione elevata veicolando all’interno dei grandi magazzini nuovi clienti.
Allearsi con il nemico, dunque, sembra la soluzione migliore per i colossi del commercio fisico. Se davvero Amazon è un nemico e non invece un traghetto per unire due punti che sembravano di difficile accesso.
Il retail come lavoro, oggi, nato da una passione che arriva da lontano. Una drogheria della vecchia Milano, dagli alti scaffali in legno ed una coppia di anziani gestori che di ogni cliente conoscevano il nome, il cognome e da quanti giorni non li visitavano.
Un bambino che passava ore come ospite tra i profumi di cioccolato in blocchi immersi in imponenti barattoli di vetro e le confezioni in esposizione di talco Roberts.
Una campanella in ottone ed un avviso sonoro ad ogni ingresso che ricordavano di una opportunità da cogliere ed una pedana retrobanco in legno da calpestare.
In fondo nulla si estingue, cambiano solo i materiali …
Oggi mi occupo di consulenza e sviluppo format per diversi operatori retail (con una specializzazione sul Food Retail) e Real Estate Commerciale. Rivolgo i miei servizi ad aziende e manager che vogliano sviluppare la propria rete in Italia e sui mercati esteri, con la puntigliosità da chi ha maturato una esperienza importante in ambito industriale: dove la programmazione è il fulcro su cui basare la crescita di un progetto e l’attenzione ai dettagli non è un accessorio da banco.
Da ormai diversi promuovo l’ibridazione tra fisico e digitale, sia in ambito progettuale ed architettonico che nella proposta di avvicinamento ed interazione con gli utenti ed appassionati dei brand.