Il Gigante addormentato si sta svegliando dal suo torpore, grazie alla spinta delle giovani generazioni bramose di prodotti di riconoscibilità globale sempre più fruibili per merito della crescita dei canali digitali e ad una migliorata accessibilità ad internet.
Pulsioni che non stanno lasciando indifferente il Governo indiano, storicamente e tradizionalmente volto a tutelare l’imprenditoria ed il settore manifatturiero locale, che nel corso degli ultimi anni ha predisposto il progressivo abbassamento delle barriere che impedivano ad operatori stranieri di investire nel paese controllando le attività direttamente.
Il panorama retail indiano si sta consolidando come una delle industrie più dinamiche e frenetiche ed in tutto ciò ha giocato un ruolo chiave l’ingresso di diversi nuovi player sia locali che globali; rappresenta oltre il 10% del prodotto interno lordo (PIL) del paese e circa l’8% dell’occupazione facendo dell’India la quinta destinazione globale in ambito retail.
Si prevede che l’industria al dettaglio in India crescerà fino a 1.200 miliardi di dollari americani entro il 2021, partendo dal valore di US $ 672 miliardi nel 2017, sulla scia di fattori quali l’aumento del reddito pro capite, dei cambiamenti dello stile di vita da parte della classe media ed all’aumento della connettività digitale con una media di crescita stimata del 31% nel breve periodo, destinata quindi ad uno sviluppo esponenziale in futuro.
Si prevede inoltre che l’India diventerà il mercato dell’e-commerce in più rapida crescita al mondo, guidato da robusti investimenti nel settore e da un rapido aumento del numero di utenti di Internet.
Stessa sorte per il mercato del lusso che ha raggiunto i 30 miliardi di USD nel 2018 partendo dai 23,8 miliardi di USD nel 2017, sostenuti dalla crescente esposizione di brand internazionali tra i giovani indiani e dal maggiore potere d’acquisto delle classi più abbienti nelle città di secondo e terzo livello, secondo ad Assocham.
Con il crescente fabbisogno di beni di consumo in diversi settori, tra cui l’elettronica di consumo e gli elettrodomestici, molte aziende della distribuzione organizzata hanno dato fiducia al retail indiano negli ultimi mesi.
La Walmart Investments Cooperative UA ha investito 37,68 milioni di dollari in Wal-Mart India Pvt Ltd.
L’e-commerce si sta espandendo costantemente nel paese grazie alla possibilità per i consumatori di confrontare i prezzi ed acquisire il prodotto preferito al costo più basso; ed è proprio grazie all’e-commerce si sta assistendo in India a quella che probabilmente può essere definita la più grande rivoluzione nel settore del commercio al dettaglio dell’epoca moderna. E questa tendenza continuerà negli anni a venire.
Si prevede che entro il 2021 il retail tradizionale deterrà una quota maggiore del 75%, la quota retail organizzata raggiungerà il 18% e la quota retail dell’e-commerce raggiungerà il 7% del mercato retail totale. Ciononostante, le prospettive a lungo termine per l’industria sono positive, sostenute dall’aumento dei redditi, dalla demografia favorevole, dall’ingresso di operatori stranieri e dall’aumento dell’urbanizzazione.
Riferimenti: Rapporti dei media, Comunicati stampa, Rapporto Deloitte, sito web del Dipartimento per le politiche industriali e la promozione, Bilancio dell’Unione 2017-18, Rapporto sui lead dei consumatori di FICCI e Deloitte
Operatori principali in India
PANTALOONS alla data attuale possiede 209 negozi in India di abbigliamento uomo, donna, bambino nelle versioni occidentale ed etnico. Possiede 12 marchi propri ed è distributore di altri brand sia indiani che internazionali.
WESTSIDE brand della Trent limited , braccio retail del gruppo TATA, conta su di una rete di 145 negozi, ed un robusto comparto e-commerce a supporto della vendita nel negozio fisico
SHOPPERS STOP è una catena di grandi magazzini indiani, di proprietà di K Raheja Corp Group presente in 38 ciità indiane in 85 punti di vendita. Propongono abbigliamento, accessori, borse, scarpe, gioielli, profumi, cosmetici, prodotti per la salute e la bellezza, arredamento per la casa e complementi di arredo.
RELIANCE RETAIL Ltd. è una società controllata da Reliance Industries Limited. Fondato nel 2006, è il più grande retailer in India in termini di fatturato ed il suo fondatore è Mukesh Ambani mentre l’attuale Ceo è V Subramaniam . Il format retail RELIANCE TRENDS gestisce 557 negozi al dettaglio in tutta l’India ed offre articoli di abbigliamento donna, uomo, Lingerie, Menswear, Kidswear e accessori moda attraverso un portafoglio diversificato di marchi propri, marchi nazionali e internazionali.
Non dimenticando che l’India è il settimo Paese al mondo per estensione territoriale, con una popolazione ufficiale di 1 Miliardo e mezzo di persone, nonchè la quarta economia in termini di potere d’acquisto, qualsiasi operatore che cercasse di approcciare il Mercato locale deve mettere in preventivo l’incontro quotidiano con una serie di procedure ed abitudini assai più complesse che in altre regioni, pur se limitrofe.
La capacità di adattamento e l’osservazione, lo studio preventivo del Mercato, non a posteriori ed a cocci rotti tipico di parte dell’imprenditoria italiana, possono rivelarsi armi vincenti per la un corretto approccio alle abitudini dei consumatori indiani, molto più sensibili al prodotto italiano di quanto in remoto si possa immaginare.
Il retail come lavoro, oggi, nato da una passione che arriva da lontano. Una drogheria della vecchia Milano, dagli alti scaffali in legno ed una coppia di anziani gestori che di ogni cliente conoscevano il nome, il cognome e da quanti giorni non li visitavano.
Un bambino che passava ore come ospite tra i profumi di cioccolato in blocchi immersi in imponenti barattoli di vetro e le confezioni in esposizione di talco Roberts.
Una campanella in ottone ed un avviso sonoro ad ogni ingresso che ricordavano di una opportunità da cogliere ed una pedana retrobanco in legno da calpestare.
In fondo nulla si estingue, cambiano solo i materiali …
Oggi mi occupo di consulenza e sviluppo format per diversi operatori retail (con una specializzazione sul Food Retail) e Real Estate Commerciale. Rivolgo i miei servizi ad aziende e manager che vogliano sviluppare la propria rete in Italia e sui mercati esteri, con la puntigliosità da chi ha maturato una esperienza importante in ambito industriale: dove la programmazione è il fulcro su cui basare la crescita di un progetto e l’attenzione ai dettagli non è un accessorio da banco.
Da ormai diversi promuovo l’ibridazione tra fisico e digitale, sia in ambito progettuale ed architettonico che nella proposta di avvicinamento ed interazione con gli utenti ed appassionati dei brand.