Alibaba sta espandendo rapidamente il suo format di negozio fisico , Hema, in tutta la Cina.
Il gigante tecnologico Alibaba ha sta espandendo rapidamente (alla maniera cinese) la propria presenza come retailer fisico arrivando a 65 punti vendita nel corso dell’ultimo anno. Non vi è contraddizione tra la matrice virtuale, caratteristica del colosso cinese e che ne ha contraddistinto la popolarità, e la realizzazione degli store fisici ”Hema” poichè la componente tecnologica di ausilio alla spesa è quanto di più simile alla esperienza online vi possa essere.
I clienti usano l’app mobile di Hema, per scansionare i codici a barre in tutto il negozio, per acquisire informazioni dettagliate sui prodotti che verranno acquistati o che suscitano l’interesse del consumatore, e le eventuali ricette per la preparazione a casa.
Alibaba sa tutto ciò che un cliente ha acquistato, quindi offre agli utenti la possibilità in futuro di ordinare rapidamente gli stessi prodotti da consegnare al domicilio.
I negozi, inoltre, si sdoppiano in centri di distribuzione, dove specifici dipendenti si occupano di fare la spesa direttamente nel negozio, muniti di apposite borse brandizzate, per conto dei clienti che scelgono di fare acquisti online, quindi ripongono gli acquisti su un nastro trasportatore che li trasmette al centro di consegna.
In genere, i clienti entro un raggio di tre chilometri possono ricevere la spesa entro 30 minuti
I clienti pagano attraverso i loro conti su Taobao o Alipay, la piattaforma di pagamento online di Ant Financial affiliata ad Alibaba. In determinati negozi Hema, i clienti possono persino pagare scannerizzando i loro volti presso i terminali di uscita.
Nel nuovo store di Hema a Shangai è presente il ristorante super tecnologico e completamente robotizzato dove i clienti non hanno alcuna interazione umana: scelgono il tavolo mediante una scansione del QR code presente su ogni tavolo ed una volta riconosciuti e loggati effettuano la scelta delle pietanze.
Dei robot si occupano di consegnare poi i piatti sul modello del tradizionale scorrimento su nastro trasportatore , qui invece sostituito da automi indipendenti.
Quello che preoccupa molti osservatori è la spinta che Alibaba pone verso il riconoscimento di ogni singolo utente dei suoi servizi indipendentemente dagli eventuali servizi di fidelizzazione scelti.
All’inizio di quest’anno, Alibaba ha allocato investimenti per $ 600 milioni su SenseTime, una società di software di Hong Kong specializzata nel riconoscimento facciale per i governi e le aziende. Nel frattempo, l’anno scorso, Alibaba ha avviato una collaborazione con KFC per offrire un’opzione per i clienti di pagare con la loro faccia.
Nel breve saranno inutili le normative della privacy ed i consensi da richiedere (e dare) per la tracciatura dei dati personali poichè l’azienda nello specifico sarà in grado di fare una fusione tra dati e riconoscimento fisico di ogni singolo visitatore, cliente o meno, ed utilizzarli per una customizzazione delle offerte.
Il retail come lavoro, oggi, nato da una passione che arriva da lontano. Una drogheria della vecchia Milano, dagli alti scaffali in legno ed una coppia di anziani gestori che di ogni cliente conoscevano il nome, il cognome e da quanti giorni non li visitavano.
Un bambino che passava ore come ospite tra i profumi di cioccolato in blocchi immersi in imponenti barattoli di vetro e le confezioni in esposizione di talco Roberts.
Una campanella in ottone ed un avviso sonoro ad ogni ingresso che ricordavano di una opportunità da cogliere ed una pedana retrobanco in legno da calpestare.
In fondo nulla si estingue, cambiano solo i materiali …
Oggi mi occupo di consulenza e sviluppo format per diversi operatori retail (con una specializzazione sul Food Retail) e Real Estate Commerciale. Rivolgo i miei servizi ad aziende e manager che vogliano sviluppare la propria rete in Italia e sui mercati esteri, con la puntigliosità da chi ha maturato una esperienza importante in ambito industriale: dove la programmazione è il fulcro su cui basare la crescita di un progetto e l’attenzione ai dettagli non è un accessorio da banco.
Da ormai diversi promuovo l’ibridazione tra fisico e digitale, sia in ambito progettuale ed architettonico che nella proposta di avvicinamento ed interazione con gli utenti ed appassionati dei brand.